Al via a Sassari la prima esperienza di bilancio partecipativo

 «Con l’avvio del bilancio partecipativo prende forma pratica quell’attività di animazione del territorio promossa dall’amministrazione Sanna, un’attività che non è fatta di semplice ascolto delle istanze dei cittadini, ma più concretamente di un loro coinvolgimento attivo e responsabile».

Con queste parole l’assessore alle Politiche finanziarie, bilancio e tributi, patrimonio e contratti, società partecipate Simone Campus introduce il percorso di incontri che Comune di Sassari e Circoscrizione Unica della Nurra stanno organizzando per rendere protagonisti cittadine e cittadini delle scelte pubbliche. Quattro incontri nelle borgate che prenderanno il via lunedì 29 ottobre alle ore 17.30 a La Corte nel salone parrocchiale. 

«Apprezziamo molto la richiesta di collaborazione da parte del Comune di Sassari – commenta Gino Correddu, presidente della Circoscrizione Unica della Nurra –. Il bilancio partecipativo è uno strumento utilizzato in tante municipalità, sia in Italia che all’estero, uno strumento che offre l’occasione alla cittadinanza della Nurra di affiancare l’amministrazione nella programmazione degli investimenti».
 Investimenti che sono stati quantificati dall’assessorato al Bilancio del Comune di Sassari in 150 mila euro per il triennio 2019-2021.
Sono invitati a partecipare agli incontri cittadine e cittadini residenti nelle borgate della Nurra, comitati di quartiere costituiti e costituendi nelle borgate, associazioni, rappresentanti delle istituzioni scolastiche e delle parrocchie. Al primo incontro insieme al sindaco Nicola Sanna saranno presenti la giunta, i dirigenti dei settori interessati e l’intero consiglio circoscrizionale, attivamente impegnato nell’organizzazione dell’evento.

«A La Corte sarà presentato il progetto e saranno date una serie di informazioni sul funzionamento della macchina amministrativa comunale. La scelta di partire dalla Nurra – spiega ancora l’assessore Campus – è stata presa dal sindaco e dagli assessori per dare un segnale di vicinanza a chi si sente più lontano ed è oggettivamente deprivato di servizi. È un atto di sensibilità politica che serve a generare cittadinanza attiva e legami sociali forti in una realtà rurale estremamente periferica e marginale». 

Negli incontri successivi, previsti per il 9 novembre a Campanedda, il 16 novembre a Baratz e il 23 a Palmadula, saranno organizzati dei laboratori di progettazione partecipata durante i quali saranno concordati i progetti da realizzare, messi a votazione per stabilire un ordine di priorità. 

I commenti sono chiusi.