Incontro Acli a Cagliari: “Nuove migrazioni, giovani che arrivano e giovani che partono”

Cagliari nella sede Acli di viale Marconi 4 a partire dalle 18.30 “Nuove migrazioni, giovani che arrivano e giovani che partono”.

Le due facce di fenomeno che caratterizza il nostro tempo. Da una parte la diaspora dei giovani sardi, che partono alla ricerca di lavoro e di migliori opportunità. Dall’altra il flusso continuo dei ragazzi, che dall’Africa ma non solo, arrivano in Sardegna per crearsi una nuova vita. Sono stati non meno di 400 mila gli emigrati sardi tra il 1955 ed il ’71, mentre nel 2014 si stima siano oltre 7.200, per la maggior parte giovani, ma sono stati 45.079 i cittadini stranieri che hanno deciso di vivere in Sardegna nel 2014.

Il prossimo giovedì 15 novembre, a partire dalle 18.30 nei locali della sede Acli di viale Marconi 4 a Cagliari, le Acli della Sardegna presentano i risultati del progetto Le nuove migrazioni – giovani che arrivano e giovani che partono, realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione.

Il progetto ha voluto coinvolgere un gruppo di giovani sardi e stranieri rendendoli protagonisti di un’attività di ricerca sul fenomeno migratorio in ingresso e in uscita dalla Sardegna, attraverso indagini, interviste e filmati con testimonianze di immigrati ed emigrati dell’Isola. I racconti delle esperienze migratorie, delle vere e proprie biblioteche umane, sono stati raccolti in un video che sarà presentato al pubblico insieme ai risultati dell’indagine sul fenomeno migratorio sardo (dati Aire sulla situazione dell’emigrazione dei sardi nel mondo aggiornati a dicembre 2017).

“Il progetto è nato dalla necessità di guardare il fenomeno migratorio da un diverso punto di vista. Solitamente, infatti – spiega la coordinatrice del progetto Benedetta Iannelli – sentiamo parlare del fenomeno collegato gli sbarchi e agli arrivi di giovani immigrati dall’Africa, mentre il fenomeno interessa anche la nostra regione, in cui tanti giovani vanno via per cogliere opportunità lavorative e formative”.

I commenti sono chiusi.