Regione: la giunta approva i criteri per lo screening oncologico organizzato

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha approvato i criteri di inclusione nei percorsi di screening oncologico organizzato dei Centri di secondo livello, compresi quelli attivi nelle Aziende ospedaliere/ospedaliero-universitarie, in funzione degli indicatori e degli standard di qualità. Esito favorevole dell’Esecutivo Pigliaru anche per l’elenco delle prestazioni specialistiche di secondo livello (approfondimento diagnostico, in caso di positività al test di screening), erogabili senza oneri a carico dell’assistito per la prevenzione del tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto, nell’ambito dei Programmi di screening organizzato e il sistema di valorizzazione economica ad hoc (tariffe e meccanismi premianti).

“Le prestazioni erogate nei percorsi di screening oncologico organizzato, sia quelle di primo livello (test di screening) che quelle di secondo livello (approfondimenti diagnostici), sono gratuite per tutti cittadini compresi nelle fasce di età target” precisa l’assessore Arru . “Inoltre, sono tracciate attraverso il sistema informativo degli screening oncologici e, pertanto, non devono essere prescritte sul modulario del Servizio sanitario regionale, né devono essere inserite nei flussi informativi correnti delle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Abbiamo inoltre approvato lo schema di accordo inter-aziendale per l’acquisizione delle prestazioni specialistiche di approfondimento diagnostico incluse nel percorso di screening organizzato per la prevenzione dei tre tumori citati prima. Tutto ciò rientra tra gli obiettivi del Piano regionale di prevenzione 2014-2018, dove è previsto il progressivo innalzamento dei tassi di estensione e adesione della popolazione target ai Programmi di screening oncologico. Affinché lo screening di popolazione sia efficace, in termini di riduzione della mortalità specifica, ed efficiente, con la massimizzazione dei benefici in rapporto ai costi, è fondamentale – conclude Arru – che tutto il target possa accedere concretamente alle prestazioni di primo e di secondo livello”.

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