Istruzione, nasce l’Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica

La Giunta, su proposta di delibera dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha approvato l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica.

L’osservatorio è costituito dal Tavolo tecnico interistituzionale, che dovrà favorire la sinergia tra le istituzioni e supportare la programmazione delle politiche in materia di istruzione e dai Tavoli tematici, che verranno attivati in base alle esigenze emerse nel Tavolo interistituzionale. Faranno parte dei tavoli, accanto alla Regione, l’Ufficio scolastico regionale, i rappresentanti delle scuole, degli enti locali, delle parti sociali, delle associazioni di categoria e di tutti i soggetti interessati all’argomento trattato di volta in volta. È composto poi dalla Struttura tecnica di supporto, cioè il raccordo fra i tavoli e fra questi e l’amministrazione regionale.

“Fra le azioni che la struttura dovrà portare avanti ce n’è una che riveste particolare importanza ed è la creazione dell’anagrafe degli studenti. Solo potendo seguire ogni tappa del percorso formativo degli alunni – spiega l’assessore Firino – possiamo capire come e quando intervenire per sostenerli. Per questo, anche se a livello nazionale c’è ancora molto da fare su questo tema, l’Osservatorio inizierà il suo lavoro proprio da questo punto”.

Oltre alla creazione dell’anagrafe regionale degli studenti, l’osservatorio, previsto dal Programma regionale di sviluppo all’interno della Strategia 1 ‘Investire sulle Persone – Priorità Scuola e Università’, “Agenda Iscol@”, ha come obiettivo la realizzazione dell’anagrafe regionale dell’edilizia scolastica. Entrambe saranno poi collegate con le anagrafi nazionali. La struttura è finanziata con i fondi Por Fse per 1milione e 500mila euro, già previsti nella programmazione unitaria 2014-2020 e opererà fino al 2020.

L’osservatorio dovrà anche supportare la programmazione e le politiche regionali in materia di istruzione e supportare le attività di comunicazione e animazione territoriale.

Foto Roberto Pili

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