Musica e teatro per educare i più giovani alla cultura

Ritorna la rassegna teatrale dedicata alle scuole

Prende il via al Teatro Verdi la nuova rassegna teatrale- musicale dedicata alle scuole e organizzata dalla cooperativa Teatro e/o Musica che gestisce ora lo
storico teatro cittadino.
Sei appuntamenti complessivi da gennaio ad aprile per una stagione studiata appositamente per gli studenti con un target che va dai tre anni in su.
“Come negli anni passati il cartellone spazia dal teatro alla musica – dice il direttore artistico Stefano Mancini – nella convinzione che queste discipline possano essere veicolo di apprendimento, isieme a quelle insegnate nel tradizionale percorso didattico. Presenteremo spettacoli pensati per il pubblico dei più giovani consapevoli che lo sforzo di “educare alla cultura” le nuove generazioni sia un compito fondamentale per chi opera nel campo dello spettacolo”.
In questa prospettiva e grazie al riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Sardegna, del Comune di Sassari oltre che dalla Fondazione di Sardegna il costo dei biglietti per gli studenti sarà di 4 euro mentre accompagnatori e insegnanti avranno l’ingresso libero.
“La collaborazione con le istituzioni e le scuole conclude Mancini – è uno dei capisaldi dell’attività del Teatro e/o Musica, soprattutto quando lo spettacolo è
destinato a un pubblico di giovanissimi. Riteniamo queste collaborazioni un’attività fondamentale che porta benefici a tutti giovani coinvolti: gli studenti che partecipano alla costruzione di uno spettacolo e sperimentano il lavoro dei professionisti e quelli che siedono in teatro come spettatori”.

1° appuntamento

Il primo appuntamento dal titolo “L’ultima marcia. Letture musicate in ricordo della Shoah” come ormai tradizione della rassegna è dedicato al “Giorno della
memoria” e si svolgerà giovedi 25 e venerdi 26 alle 11, sabato 27 gennaio lo spettacolo sarà presentato non solo alle 11 ma anche in replica serale alle 19 nella sala concerti del teatro Verdi. La Drammaturgia e la messa in scena sono di Emanuele Floris. In questo lavoro viene evocato uno degli episodi meno indagati nella storia dell’Olocausto e riguarda la fuga forzata, nel 1945, dei prigionieri dai lager prossimi ad essere liberati dalle truppe alleate. Sotto la minaccia costante di
un’esecuzione sul posto da parte delle SS, gli ebrei furono costretti a marciare per centinaia di km, sfiniti dalla fatica e da tormente di neve che si abbattevano sul loro cammino. Tragedia nella tragedia immane della Shoah le famigerate ‘marce della morte’ rappresentano il capitolo conclusivo dell’abominio nazista. Ne ‘L’ultima marcia’ le voci delle vittime, accompagnate dalla musica dal vivo, si intrecceranno tra loro cercando di rendere la lotta per la vita che ognuno tentò di combattere spesso, purtroppo, incontrando solo la fine dei propri giorni. In tempi di esodi, più o meno volontari, la performance intende sottolineare l’importanza di ogni destino umano, anche quando le tenaglie della Storia sembrano invece annullarne l’unicità degradandolo allo status di cosa, privo di diritti e futuro. Sul palco: Marta Chessa, Marco Demurtas, Stefano Dionisi, Emanuele Floris, Alessio Pedoni, clavicembalo Matteo Taras, contributi video Alessio Pedoni, disegno luci Marcello Cubeddu, regia Emanuele Floris.

2° appuntamento

Martedi 20 febbraio alle 10:00, la rassegna prosegue con lo spettacolo “Stupefatto. Avevo 14 anni, la droga molti più di me” di Itineraria Teatro, tratto
dall’autobiografia di Rico Comi con Fabrizio De Giovanni per la regia di Maria Chiara Di Marco. Itineraria Teatro analizza e affronta nelle sue drammaturgie, le
tematiche sociali in modo diretto e concreto, mettendo a nudo i lati oscuri della nostra società che coinvolgono le giovani generazioni. Un esempio su tutti lo spettacolo in scena a Sassari che rappresenta un impegno attoriale e drammaturgico sul tema della droga. La produzione al suo debutto ha ricevuto una
medaglia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’alto valore civile e sociale.

3° appuntamento

Ancora una produzione di teatro civile di Fabrizio De Giovann i per la regia di Emiliano Viscardi mercoledi 21 febbraio alle 10. Sul palco “H2 Oro L’acqua, un
diritto dell’umanità”. Il progetto artistico nasce per sostenere il diritto all’acqua per tutti e per riflettere sui paradossi e gli sprechi del “Bel Paese”, per passare dalla presa di coscienza a nuovi comportamenti. L’acqua non deve diventare “l’oro blu” del XXI secolo, dopo che il petrolio è stato “l’ oro nero” del secolo XX. L’acqua deve invece essere considerata come bene comune, patrimonio dell’umanità. L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano e sociale imprescrittibile, che deve essere garantito a tutti gli esseri umani. Perché questo avvenga bisogna sottrarre l’acqua alla logica del mercato e ricollocarla nell’area dei beni comuni, alla cui tavola devono potersi sedere tutti gli abitanti della Terra con pari diritti, comprese le generazioni future. Attraverso una documentazione rigorosa si affrontano i temi della privatizzazione dell’acqua, delle multinazionali, del contratto mondiale dell’acqua, delle guerre dell’acqua e delle dighe, degli sprechi e dei paradossi nella gestione dell’acqua in Italia, del cosa fare noi-qui-ora, della necessità di contrastare e invertire l’indirizzo di mercificazione e privatizzazione. Uno spettacolo per affermare che un altro mondo è possibile, non all’insegna del denaro, ma della dignità umana.

4° appuntamento

Si cambia genere giovedi 8, venerdi 9, sabato 10 marzo alle 11 con la commedia noir di Donatella Sechi “Filippo, la badante”. Sul palco la compagnia
La Corte dei Miracoli porta in scena una riflessione sulla fragilità degli anziani, sul ruolo delle badanti, sull’egoismo dei parenti, sul predominio nella società di oggi dell’interesse economico. Per ricordare quanto i racconti di una persona anziana possano essere preziosi e divertenti.

5° appuntamento

Spazio alla musica giovedi 20 marzo alle 10 con la famosa Microband che presenta “Classica “for dummies” (musica classica per scriteriati) di e con Luca Domenicali e Danilo Maggio. Dopo un corteggiamento lungo quanto la sua strepitosa carriera Microband decide infine di dedicare un intero spettacolo alla musica classica, e lo fa alla sua maniera, con le irresistibili gag, le magiche invenzioni e quella vena di comica follia che tanto li ha fatti apprezzare dai pubblici
dei teatri europei. Luca Domenicali e Danilo Maggio giocano con gli strumenti, li confondono, li mescolano, in un contagio sorprendente e virtuoso; eppure in tanta bizzarria e in tanta abile confusione i brani dei grandi autori acquistano nuova vita e ne escono magicamente esaltati.

6° appuntamento

Dedicato ai più piccoli l’ultimo appuntamento della rassegna martedi 17, mercoledi 18, giovedi 19 aprile alle 10 con la Fiaba Musicale “Pollicino”. Strutturata come un musical, con l’orchestra della scuola Media n.5 +11 che suona dal vivo e le comparse della scuola elementare del X circolo di via De Carolis. Con la collaborazione, per le scene di Francesco Cherveddu dell’Istituto Statale d’Arte per il percorso di Alternanza Scuola-Lavoro.

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