Sassari, donata al Sindaco la pigotta dell’Unicef

L’assessora alle Politiche dell’infanzia Alba Canu, insieme alle volontarie e ai volontari dell‘Unicef, ha dato il “Benvenuto al mondo” alle neonate e ai neonati del Nido e del reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera universitaria. 

Insieme alle bambole del progetto nazionale “La Pigotta dei Sindaci” è stata donata anche la pergamena con la Convenzione sui diritti dell’infanzia e materiale utile per la crescita. 

Si tratta di un’iniziativa ormai consolidata negli anni con la quale il Comitato Unicef di Sassari festeggia l’anniversario della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. 

All’incontro erano presenti Maria Grazia Sanna, nuova presidente del Comitato Provinciale Unicef di Sassari e responsabile del Nido nel reparto di Neonatologia dell’Aou, Silvana Pinna, già presidente del Comitato e ideatrice dell’iniziativa, Elena Pitzorno, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari e Giorgio Olzai, responsabile del reparto di Neonatologia. 

L’evento si inserisce nel progetto nazionale di vaccinazioni dell’Unicef “Per ogni bambino nato, un bambino salvato”. Adottando le bambole di pezza, infatti, i nuovi nati e le nuove nate a Sassari daranno la possibilità ad altrettanti bambini e bambine africane di nascere in sicurezza, contribuendo alle spese per kit ostetrici per un parto sicuro, alle prime cure neonatali e alle vaccinazioni. Ai genitori sono stati illustrati i programmi Unicef-OMS delle vaccinazioni e, in particolar modo, i benefici dell’allattamento al seno, per una crescita serena e sicura dei bambini. È stata l’occasione, inoltre, per presentare l’ultimo Rapporto dell’Onu che mette in evidenza la disparità fra il nord e il sud del mondo, disparità che riguarda la sopravvivenza dei neonati e dei bambini sotto i cinque anni di età. Per i bambini di tutto il mondo, il periodo più rischioso della vita è il primo mese; nel 2017, nei primi 30 giorni dalla nascita sono morti 2,5 milioni di neonati. Un bambino, nato nell’Africa sub-sahariana o nell’Asia meridionale, ha nove volte più probabilità di morire, nel primo mese, rispetto ad un neonato dei paesi ad alto reddito. Un altro elemento discriminante è l’essere nati da madri non istruite; le statistiche ci dicono che questi piccoli hanno più del doppio delle probabilità di morire prima di compiere i 5 anni, rispetto a chi ha una mamma con istruzione secondaria o superiore. La mortalità infantile, negli ultimi anni è sensibilmente diminuita grazie a una maggior assistenza alla nascita, all’acqua pulita, alle vaccinazioni e alla scolarizzazione delle madri. 

La dottoressa Elena Pitzorno, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari, ha annunciato la nascita dell’Osservatorio sui Diritti dei bambini e degli adolescenti, che sorgerà, in collaborazione con l’Unicef, presso la Procura. 

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